A causa della pandemia abbiamo modificato la struttura della nostra scuola: adesso tutto si svolge all’aperto.
All’inizio dell’anno gli operatori del legno hanno progettato colonnine per i gel igienizzanti, mentre gli operatori idraulici hanno saldato strutture dove poter appendere gli zaini garantendo il distanziamento anche all’interno delle aule.
Durante la pausa pranzo, quando il tempo è bello, i grandi spazi esterni permettono di mangiare all’aperto. Qui i pasti vengono distribuiti in porzioni monodose, conservate all’interno di contenitori termici.
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Don Bosco 2016 – Quello che facciamo…
Un simpatico video in cui i nostri ragazzi presentano alcune delle attività che vengono svolte nel nostro centro di formazione professionale. I corsi di falegnameria e idraulica danno la possibilità agli allievi di misurarsi con diversi tipi di lavorazioni e di esercizi che fanno parte del mestiere…
LABORATORIO DI TEATRO… ALL’APERTO!
Nell’ambito del progetto di azione regionale 2012-1775RER
Da alcune settimane con i ragazzi delle terze stiamo facendo un piccolo laboratorio teatrale per migliorare le capacità di socializzazione, l’espressività, la comunicazione. Come si può vedere bene in questo video, abbiamo girato alcune scene nel nostro cortile, sfruttando gli innumerevoli stimoli che ci vengono offerti dall’ambiente in cui si svolgono le attività della nostra quotidianità… Eh non è mancata la creatività!
Integrazione – Canzone popolare senza frontiere
Un pomeriggio di novembre in cortile. La nostalgia di casa, la nostalgia dei luoghi nei quali si è cresciuti, della propria lingua, delle proprie tradizioni, della propria gente e anche delle proprie canzoni… Questi sono sentimenti ed emozioni trasversali, simili per tutti: sia per chi viene dal Bangladesh che dall’Albania, dalla Moldavia come dalla Nigeria, dall’Ecuador come dalla Val di Scalve.
Ecco perchè, dalla magica alchimia di un incontro fatto da alcuni dei nostri ragazzi Bangladesi con gli alpini della Val di Scalve, la voglia di stare insieme, al di là di ogni barriera e pregiudizio, è arrivata fino a Castel de’ Britti attraverso le note di una canzone.
L’arte di arare
Dopo la scuola don Antonio insegna ad alcuni ragazzi che cos’è un aratro, come si usa e a che cosa serve. Insieme ai ragazzi si svolge uno dei lavori più antichi e importanti nella storia del genere umano.
Una vera e propria lezione di agricoltura ma anche di artigianato, visto che si tratta di un aratro “fatto in casa” che funziona grazie all’applicazione di un motore a scoppio su un argano meccanico.